Il test isocinetico è una valutazione fondamentale per conoscere la performance muscolare, perché ci permette di ottenere dati oggettivi, come forza e resistenza, così da riuscire a monitorare i miglioramenti ottenuti dal paziente ed eventualmente impostare un protocollo di recupero personalizzato. I valori ottenuti con l’arto infortunato/operato vengono confrontati con quelli dell’arto sano, in maniera tale da evidenziare eventuali deficit residui.
La metodica isocinetica nasce negli stati Uniti nei primi anni 70, riscontrando sempre maggior successo, fino a diventare una valutazione indispensabile, da inserire nell’ambito del percorso riabilitativo ortopedico, specie quando interessa un atleta.
Le apparecchiature isocinetiche sono strumenti che permettono di effettuare esercizi muscolari a velocità costante lungo l’intero arco di movimento: una volta raggiunta la velocità angolare impostata, la macchina rende impossibile il superamento di tale velocità, quindi se il paziente aumenta la spinta, il macchinario incrementa la resistenza offerta dal braccio di leva, che, a qualsiasi angolo, rimane sempre proporzionale alla forza espressa dal paziente stesso.
Il test isocinetico fornisce un’ampia serie di parametri per esplorare la funzionalità muscolare, tra cui il picco di momento di forza, cioè la forza massima che il soggetto riesce ad esprimere durante l’esercizio. Da questo derivano la potenza istantanea (forza x velocità) ed il lavoro muscolare (forza x spostamento).
Oltre che per la valutazione l’isocinetica, è una metodica utile anche per l’allenamento, grazie al quale è possibile ottenere una significativa riduzione dei tempi di recupero.
Il test è eseguito in collaborazione con il Prof. Diego Cerioli.