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Ortopedia
Fisiolab si avvale della collaborazione del Prof. Alfredo Savarese, stimato chirurgo ortopedico di rinomata esperienza nel trattamento dei traumi sportivi.
Prof. Alfredo Savarese
Il Prof. Alfredo Savarese è nato il 14/08/48. Si è laureato con 110/110 e Lode in Medicina e Chirurgia. Ha conseguito la specializzazione in Ortopedia e Traumatologia con Lode e nel 1979 la specializzazione in Terapia e Riabilitazione con Lode. Dal 1993 Primario di Ortopedia e Traumatologia all’Ospedale Civile di Manerbio-Brescia, è stato Professore a contratto di Chirurgia protesica del ginocchio nella Clinica Ortopedica dell’Università di Pavia. Dal 2003 al 2006, è stato Presidente della S.P.L.L.O.T. (Società Piemontese, Ligure, Lombarda, di Ortopedia e Traumatologia).Dal 1/10/10 Direttore Unità operativa di Ortopedia IV presso l’Istituto Clinico S.Rocco di Ome, Brescia,e dal 2015, Direttore dell’Unita Operativa IX di Chirurgia Protesica di anca e ginocchio dell’Istituto Clinico “Città di Brescia”.
Autore di un centinaio pubblicazioni scientifiche su Riviste Specialistiche di Ortopedia e Traumatologia.
Esegue ogni anno circa 600 interventi di Chirurgia protesica dell’anca, del ginocchio e della spalla, di cui 200 protesi primarie di ginocchio, 250 di protesi primaria di anca, 50 di protesi primaria di spalla e oltre 100 interventi di revisione protesica di anca e ginocchio Esegue inoltre interventi di artroscopia del ginocchio, della spalla, della caviglia e del gomito. Molto attivo anche nelle ricostruzioni legamentose del ginocchio e della spalla nei giovani Sportivi. Partecipa attivamente alle ricerche cliniche ed alle tecniche chirurgiche di trapianto autologo di cartilagine, soprattutto nelle lesioni cartilaginee molto diffuse nei soggetti che praticano sport di contatto. Ha finora effettuato oltre 27.000 interventi chirurgici, sia di ortopedia che di traumatologia.
Il Prof. Savarese è inoltre in prima fila, con altri Centri in Italia ed in Europa,
nelle ricerche e nell’attuazione di metodiche chirurgiche mininvasive nel campo protesico. Queste consentono delle incisioni chirurgiche di dimensioni molto ridotte (con eccellente risultato estetico), un maggior risparmio tessutale; in definitiva, c’è un enorme vantaggio per il paziente operato, che non subisce trasfusioni ematiche, riprende la deambulazione in carico dopo 24 ore dall’intervento e ritorna alle proprie attività nell’arco di 30-40 giorni.